Viene
introdotta una nuova legge elettorale, che
prevede una lista unica di candidati, su cui l’elettorato è
chiamato a pronunciarsi. Esautorato il Parlamento, il Gran Consiglio del
fascismo diventa un organo dello Stato.
Si avvia la bonifica integrale, programma di risanamento delle zone
paludose, in particolare dell’Agro pontino. Il regime si rinsalda con
la dura repressione delle opposizioni tramite polizia e Tribunale speciale
da un lato, e con il crescente consenso popolare, ottenuto grazie
all’adozione di provvedimenti assistenziali e a una massiccia
propaganda, dall’altro.
La crisi economica del 1929 ebbe forti ripercussioni anche in Italia.
Dilaga la disoccupazione, si riduce la produzione, mentre la crisi
favorisce la concentrazione delle imprese.
L'11 febbraio del 1929 vengono sottoscritti da Mussolini e dal cardinale
Gasparri i Patti Lateranensi , che sanciscono la riconciliazione
tra lo Stato e la Chiesa, risolvendo definitivamente la cosiddetta questione romana.
In risposta alla crisi economica, il regime avvia un
vasto piano di opere pubbliche: sono incrementate le bonifiche, le
costruzioni ferroviarie e stradali, le opere di risistemazione
urbanistica. Nel 1931 è fondato l’Istituto Mobiliare Italiano (IMI) per
il rilancio delle imprese provate dalla crisi; l’IMI diventa uno dei
principali canali d’intervento dello Stato nell’economia.
La tendenza totalitaria del regime si scontra con la Chiesa, che
rivendica il suo ruolo tradizionale nell’assistenza sociale,
nell’organizzazione dei lavoratori e nell’educazione. Bersaglio dei
fascisti è l’Azione Cattolica, che continua a esercitare il suo ruolo di
formazione religiosa e sociale al di fuori dell’ideologia del regime.
L’opera di fascistizzazione della società prosegue con l’obbligo di
giurare fedeltà al fascismo imposto ai professori universitari; inoltre
entra in vigore il codice Rocco, il nuovo codice penale, che pone
l’accento sulla difesa di istituzioni quali lo Stato, la famiglia, la stirpe, l’economia pubblica,
a scapito dei diritti dell’individuo, e reintroduce la pena di morte.
Con la cattura e l’impiccagione di Omar al-Muctar, capo dei ribelli
libici, il generale Rodolfo Graziani conclude la spietata opera di
repressione della resistenza araba all’occupazione italiana della Libia.
Fra i gruppi antifascisti, si rafforza la posizione di Giustizia e Libertà, il gruppo animato da Carlo Rosselli ed Emilio Lussu, che rappresenta le
forze di opposizione al fascismo di area non comunista.
Il crescente impegno di Mussolini in campo
internazionale, dove riscuote spesso interesse e ammirazione, si
concretizza nella firma del Patto delle Quattro Potenze (7 giugno
1933) tra Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia per il mantenimento
della pace in Europa. Il fallito putsch nazista a Vienna nel luglio 1934
fa peggiorare le relazioni italo-tedesche. Mussolini intima a Hitler di
rispettare l’indipendenza dell’Austria e invia due divisioni al
Brennero. Alla conferenza di Stresa dell’aprile 1935, Francia, Gran
Bretagna e Italia, riaffermando lo spirito di pace del Trattato di
Locarno, costituiscono un fronte comune contro la Germania nazista.
Il 23 gennaio 1933 è costituito l’IRI (Istituto per la Ricostruzione
Industriale), ente attraverso cui si realizza l’intervento statale
nell’economia. Nel febbraio 1934 vengono istituite 22 Corporazioni,
ciascuna delle quali inquadra datori di lavoro e lavoratori di un settore
produttivo, in ossequio al principio corporativo della collaborazione fra
le classi.
Il secondo plebiscito del marzo 1934 ottiene uno scontato risultato
positivo della lista unica governativa; tuttavia, è un momento in cui il
regime gode effettivamente di largo consenso.
L’antifascismo attraversa un momento di sbandamento: la Concentrazione
antifascista si scioglie, a causa degli insanabili contrasti fra i
socialisti e Giustizia e Libertà .
Il 3 ottobre 1935 viene invasa l’Etiopia. La superiorità di forze
e di mezzi permette all’Italia di avere in breve tempo ragione
dell’Etiopia: il 6 maggio 1936 le truppe italiane entrano in Addis
Abeba. Il 9 maggio Mussolini proclama la fondazione dell’Impero, e
Vittorio Emanuele III è designato imperatore d’Etiopia. La Gran
Bretagna, che si oppone all’espansionismo italiano, propone alla Società
delle Nazioni le sanzioni economiche contro l’Italia. In risposta alle
sanzioni, Mussolini decide una strategia di economia autarchica; le
sanzioni, comunque, non provocano seri danni, poiché la Germania e gli
Stati Uniti continuano a commerciare con l’Italia, ma inducono Mussolini
ad avvicinarsi a Hitler.
Nel luglio 1936 i due dittatori intervengono
nella guerra civile spagnola, offrendo il loro aiuto al generale Franco.
Reparti italiani e tedeschi e materiale bellico sono inviati in Spagna. Di
particolare rilievo l’invio di reparti di aviazione, il cui ruolo sarà
determinante. Moltissimi sono anche i volontari antifascisti italiani, che
combattono in Spagna nelle celebri Brigate
internazionali, a sostegno dei repubblicani.
Nel giugno del 1937 i fratelli Carlo e Nello Rosselli sono assassinati in
Francia da sicari fascisti.
È istituito il Ministero della cultura popolare, il MINCULPOP,
che sarà un potente mezzo di controllo e direzione dei mezzi di
comunicazione di massa. Viene istituita la Gioventù Italiana del Littorio
(GIL), in cui confluiscono tutte le precedenti organizzazioni giovanili
del regime.
Nel novembre 1937 l’Italia aderisce al Patto anti-Comintern, già
sottoscritto da Germania e Giappone.