La Storia

1949 - 1955

Nel 1949, dopo la strenua opposizione in Parlamento dei comunisti e dei socialisti, è approvato l’ingresso dell’Italia nella NATO. L’Italia aderisce anche agli accordi di Parigi per la fondazione dell’OECE (Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea)

Il sesto Governo De Gasperi dà il via a una politica di importanti riforme: la riforma tributaria Vanoni e quella agraria Segni; l’istituzione della Cassa per il Mezzogiorno, per favorire lo sviluppo economico nell’Italia meridionale; la riorganizzazione delle partecipazioni statali nelle industrie, affidate all’IRI. Nel 1950 l’Italia assume l’amministrazione fiduciaria della Somalia, che scadrà nel 1960.
Nel 1951 l’Italia aderisce alla CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) e ai primi accordi doganali nell’Europa dei Sei: l’integrazione dell’Italia nell’Europa è fortemente voluta da De Gasperi.
Nel novembre del 1951 una violenta alluvione colpisce il Polesine, provocando morti e distruzione.
Riprende l’emigrazione di massa dalle regioni meridionali, diretta oltre che in Argentina, Australia e nei Paesi del nord Europa, nelle città del triangolo industriale dell’Italia settentrionale, dove si concentra la crescita economica.

Nel gennaio 1953 il Parlamento è teatro di un’aspra battaglia per l’approvazione della legge elettorale maggioritaria, che l’opposizione bolla come legge truffa. La legge, infine approvata, prevede un premio di maggioranza per la coalizione che ottenga più del 50% dei voti. Alle elezioni di giugno la coalizione di centro non riesce per poco a raggiungere il quorum per il premio di maggioranza, mentre i partiti di sinistra guadagnano consensi. I seggi sono distribuiti secondo il criterio proporzionale. Il Governo formato da De Gasperi non ottiene la fiducia delle Camere; Scelba diventa presidente del Consiglio.
Si fa alta la tensione fra Italia e Iugoslavia per la questione di Trieste e del Territorio Libero di Trieste. Scelba invia unità dell’esercito e della marina ai confini orientali, per sventare la presunta minaccia iugoslava di invasione della "zona B". A Trieste scoppiano disordini: la polizia, al comando degli Alleati, spara sui dimostranti. Dopo reciproche minacce, l’Italia e la Iugoslavia accettano di sedersi al tavolo delle trattative. Nell’ottobre del 1954 gli accordi di Londra decidono l’assegnazione della “zona A”, comprendente Trieste, all’Italia e della “zona B” alla Iugoslavia.
Il 3 gennaio 1954 la RAI-Radiotelevisione italiana dà inizio a regolari trasmissioni televisive.
Il 19 agosto 1954 Alcide De Gasperi muore improvvisamente a Sella di Valsugana in Trentino.
A dicembre il Governo presenta in Parlamento il Piano Vanoni per lo sviluppo del reddito e dell’occupazione.

Nell’aprile del 1955 Giovanni Gronchi viene eletto presidente della Repubblica italiana con i voti dei socialisti e dei comunisti. Antonio Segni succede a Scelba a capo di un Governo tripartito (DC, PSDI, PLI).
Nel marzo del 1955 la FIAT presenta la 600, l’utilitaria destinata a cambiare lo stile di vita degli italiani. Nello stesso anno è varato il piano decennale di costruzioni autostradali, che dà un contributo alla motorizzazione di massa.
A dicembre l’Italia è ammessa all’ONU, all’unanimità.
Nel 1956 viene istituita la Corte Costituzionale, organo previsto dalla Costituzione.
A Marcinelle in Belgio, 139 minatori italiani muoiono in un incidente in una miniera di carbone. La tragedia suscita grande commozione e sdegno in Italia.
Il Partito comunista, dopo la condanna dello stalinismo fatta da Chruscev al XX congresso del PCUS e dopo i fatti d’Ungheria, è scosso da correnti di dissenso interno. Molti escono dal Partito mentre Togliatti riafferma la sua leadership.