La Storia della Scuola

1919 - 1927

Il fascismo, andato al potere nel 1922, operò  una riforma complessiva di tutto il sistema scolastico, rimuovendo e riorganizzando le norme esistenti in un assetto definitivo, secondo i dettami dell’ideologia politica che si andava affermando nel Paese.

Il nuovo sistema di istruzione fu definito da un insieme di decreti legislativi emanati dal ministro dell’istruzione Giovanni Gentile.

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  1923  Emanazione dei provvedimenti legislativi noti come Riforma Gentile.

La riforma Gentile fu presto oggetto di “ritocchi” da parte del regime per l’esigenza di una completa ed integrale fascistizzazione    della scuola.                   

A partire dal 1925, in rapida sequenza, furono adottati una serie di provvedimenti finalizzati a realizzare, secondo l’espressione del ministro dell’educazione nazionale Cesare Maria De Vecchi la  “bonifica fascista della scuola”

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1925 R.D. 432 Testo unico sull’istruzione elementare e
post-elementare
R.D. 1084  Regolamento per le scuole private e pareggiate
(Ministero Fedele)

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1926 Liquidazione dell’associazionismo degli insegnanti,  pochi mesi dopo lo scioglimento dei sindacati non fascisti (novembre 1925);

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R.D. 1615 Istituzione della pagella scolastica nella scuole elementare

          Istituzione dell’Opera nazionale balilla, preposta al controllo dell’educazione fisica nella scuole (Ministero Fedele)