Nel Settecento, Napoli si espande verso le vaste riserve boschive che divengono in questi anni siti reali: il cratere degli Astroni, la conca di Agnano, il Fusaro, divengono luoghi assai frequentati.
In origine la stele era posta circa 15 metri più dietro, come si può notare dal raffronto delle prime due foto, e faceva parte di un complesso formato da un abbeveratoio e da un piano rettangolare rialzato con larghi gradini ai lati brevi: detto piano serviva per un agevole controllo del carico dei carri e per montare a cavallo. Ma lo scavo della direttissima e il risanamento del '38 hanno causato la perdita di alcuni manufatti di valore storico come la via Taverna delle rose, che nasceva all'angolo di via Calise è oggi quasi del tutto scomparsa, la torre visibile alle spalle della stele e una garitta di avvistamento costruita su di un antico palazzetto.
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