Indice dei nomi e dei luoghi
Albergo delle Masse. Costruito per accogliere i visitatori della Mostra, poteva ospitare 1100 persone. Danneggiato nel corso della Seconda Guerra, fu demolito negli anni '60.
Via Antiniana. Detta anche Via per Colles, collegava Neapolis a Puteoli lungo il percorso: via S. Rosa, via Antignano, via Pigna, via Terracina, Agnano, via Solfatara.
Pietro Barillà. Con Alberto Chiancone ha dipinto il portico del Palazzo dei Congressi.
Bartoli Sebastiano. Medico. Fu incaricato dal vicerè don Pedro de Toledo di ricercare tutte le fonti di acqua termale nel territorio flegreo.
Giovanni Brancaccio. Artista. Un suo affresco raffigurante "Giulio Cesare a Cavallo" si trova nel "Cubo d'Oro".
Marcello Canino. Architetto. Ha progettato il Palazzo degli Uffici e la facciata d'ingresso della Mostra d'Oltremare.
La Canzanella. Ancora oggi è così denominata la zona compresa tra via Consalvo e via Leopardi. Qui doveva essere ubicato il villaggio detto Casapagana e qui doveva trovarsi il primitivo edificio dedicato a S. Vitale.
La Casa Littoria. Oggi è sede della Polizia di Stato. Sulla facciata vi sono due bassorilievi dello scultore Antonio Mennella.
Casapagana. In età medioevale il nucleo di case che si trovavano Foris Criptae fu denominato Casapagana.
Cocceio Lucio Aucto. Liberto e architetto. Scavò la grotta di Posillipo, la grotta di Seiano e quella tra Cuma e il lago d'Averno. E' suo anche il tempio di Augusto sull'Acropoli di Pozzuoli.
Alberto Chiancone. Con Pietro Barillà ha dipinto il portico del Palazzo dei Congressi.
Ferdinando Chiaromonte. Architetto. E' il progettista dell'attuale chiesa di S. Vitale.
Carlo Cocchia. Architetto. Suoi progetti sono: lo stadio S. Paolo (1950); il rione di edilizia popolare al viale Augusto e, nella Mostra d'Oltremare: il ristorante della Piscina, le serre botaniche (demolite nel 1980 per far posto ai container per i terremotati) e la Fontana Esedra.
Luigi Cosenza. Architetto. Sue opere sono: il Politecnico e il complesso di case popolari ad esso adiacente.
1/6