

































Gli altri componenti, a due per volta, avanzano 
lentamente e davanti all'edicola, ad un colpo di 
fischietto, cadono distesi con il viso a terra e così 
restano immobili. Poi vengono avanti quelli che 
portano gli stendardi dell'Associazione che 
abbassano per tre volte in segno di ossequio. In 
ultimo avanza l'altarino sempre con moto 
ondeggiante ritmato dalla banda. 
Ma Fuorigrotta aveva anche le proprie feste 
religiose con processioni, luminarie e fuochi 
d'artificio. Le più importanti erano quelle in onore 
di S. Vitale e Santa Valeria che si svolgevano il 28 
aprile e nella terza domenica di agosto.
In queste occasioni le statue della sacra famiglia: 
Vitale, Valeria, Gervaso e Potraso, uscivano dalla 
chiesa in processione alla quale partecipavano, nei 
tradizionali costumi, le numerose Congregazioni 
nonché le Confraternite locali con i loro ricchi 
stendardi e con le rispettive bande musicali.
Infatti, prima della demolizione conseguente al 
risanamento del 1938, a Fuorigrotta vi erano ben 
sei chiese: la parrocchia di S. Vitale; la chiesa della 
Congregazione di S. Francesco di Paola in Via 
Nuova Bagnoli; la Cappella di Don Gaetano 
Ciaramella in Piazza Leopardi; la chiesetta di S. 
Maria di Costantinopoli in Via Consalvo; la chiesa 
di S. Antonio Ardia ed, infine, la Cappella di Don 
Peppino Panico, in via Campegna.
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La festa della Madonna dell'arco
La Processione del SS. Sacramento
La Processione del Sacro Cuore di Gesù 
in via Consalvo